Shaolin

Shaolin Ch'uan - Tai Chi Ch'uan

Shaolin Ch’uan

Lo Shaolin Ch’uan è il principale stile “esterno” di Kung Fu, letteralmente Shaolin Ch’uan vuol dire “pugilato della giovane foresta” così chiamato dal nome del bosco dove il tempio Shaolin risiedeva.
Il Kung-fu del maestro Chang è lo stile tradizionale della Cina del Nord, portato dal Maestro in occidente negli anni settanta. La caratteristica di base dello Shaolin è l’esecuzione delle tecniche di attacco e difesa con il massimo di forza e velocità, immaginando sempre di essere circondati da avversari.
L’idea di base è unire forza e morbidezza, dove per “morbidezza” si intende rilassamento muscolare, elasticità, flessibilità, fluidità nei movimenti e anche “cedevolezza” ovvero riuscire a sfruttare a proprio vantaggio la forza dell’avversario.

Le tecniche di base

Le tecniche dello Shaolin si possono suddividere in cinque gruppi fondamentali:
Ta: colpi di mano
T’i: colpi di piede
Shuai: proiezioni
Chin Na: prese (leve, strangolamenti, immobilizzazioni)
Tien: pressioni sui punti vitali
Nella pratica, il principiante apprende le posizioni fondamentali (Pu Fa), i principali attacchi di mano, cioè pungni (Ch’üan Fa) e colpi a mano aperta (Chang Fa), poi i calci più semplici (T’ui Fa) e le parate (Fang Fa).
Successivamente il principiante inizierà ad allenare le forme “Lien Pu Ch’üan”, “pugilato per allenare le posizioni” ovvero uno stile semplificato di Shaolin messo a punto anni fa per facilitare l’insegnamento del Kung Fu ai bambini nelle scuole ed oggi insegnato a tutti i principianti.
Quindi, il principiante inizierà lo studio dello Shaolin Ch’üan.
Nello Shaolin Ch’üan esistono cinque forme di base, chiamati Shaolin Ch’üan Lu.
I Lu dello Shaolin comprendono tecniche più complesse rispetto a quelle del Lien Pu Ch’üan e le sequenze devono essere eseguite senza soluzione di continuità.
Dopo aver imparato le tecniche fondamentali che fanno uso di braccia e gambe, l’allievo passa allo studio delle cadute (Ti Kung Ch’üan) e delle prese (Chin Na).
Il percorso di studio prosegue con i combattimenti contro un avversario reale (po Chi), con forme con le armi e relative applicazioni contro un avversario reale.

La via del Kung-fu

La via del Kung-fu è luminosa, ci offre continuamente la possibilità di divertirci, di stare insieme, di fortificarci, di riconoscere i nostri limiti e di abbattere quelle barriere che condizionano l’esistenza; è una ventata di libertà, di forza, di pace, di amore e di serenità. Nessuna violenza, né fisica né mentale, ma un impegno piacevole e armonioso, una disciplina accettabile da qualsiasi persona di età e sesso differente. Alla domanda: “Maestro, a cosa serve il Kung-fu?” il Maestro rispondeva: “Per la salute, per la difesa”. Questa frase ci fa comprendere quanto sia importante una buona salute fisica e mentale, costituendo in tal modo un ottimo equilibrio psichico, prima forma di difesa per mantenere il nostro organismo sano e di conseguenza uno stato mentale sereno e tranquillo. Il Kung-fu è come una scala costituita da tanti gradini. Due cose fondamentali servono per superare ogni gradino: la guida di un maestro e la pratica quotidiana.

I 3 Tesori

Ching chi shen
  • Ching (essenza, livello esteriore di abilità) è il livello in cui si apprende l’esecuzione dei movimenti e si assimilano le posizioni
  • Ch’i (energia interna) è il livello nel quale si impara a far fluire l’energia interiore, raggiungendo così una reale efficacia nelle tecniche;
  • Shen (energia mentale o spirituale) è il livello della vera bravura, la sommità della scala; a questo livello il praticante e il Kung-fu si fondono diventando una cosa sola.

Per riflettere

Kung-fu dentro è forza. Kung-fu fuori è stima. Molti sentono dentro la forza, ma non hanno pazienza di aspettare che essa si manifesti nella sua totalità.”
“L’arte del Kung-fu non ci conduce solamente allo sviluppo e al mantenimento della nostra salute, ma anche alla difesa, intesa come capacità di sentire a distanza un pericolo.
“Seguire la via per tutta la vita, seguire la via per tutta la vita con sentimento profondo. Rispetta gli antenati, i maestri e i maestri dei maestri, con sentimento dettato dal cuore e non dalla mente.”
Tieni la tua mente e governala con la forza e la calma. Non bisogna sprecare neppure un attimo della nostra vita, ma dare un senso ad ogni nostra attività: all’insegnamento, al divertimento. Tutto per arricchire noi e trasmettere ciò che sappiamo agli altri.”

Il saluto

Pao Ch'uan Li

Pao Ch’uan Li

Il saluto è la manifestazione esteriore del rispetto nei confronti del maestro, dei compagni di allenamento, degli allievi anziani, dell’organizzazione di Kung-fu alla quale si appartiene e degli antichi Maestri.
Esistono due forme di saluto: il saluto in piedi (Pao Ch’uan Li) e quello formale in ginocchio (Kuei Pai Li).
Nel saluto in piedi la mano destra avvolge la sinistra chiusa a pugno all’altezza del naso (a circa un pugno di distanza da esso). La mano sinistra chiusa rappresenta il sole (yang), mentre la mano destra che avvolge rappresenta la luna (yin). Il saluto simboleggia quindi l’unione di yin e yang.
Il saluto formale in ginocchio si esegue generalmente all’inizio ed alla fine della lezione. Si compone di tre inchini: il primo rivolto all’entità superiore nella quale si crede; il secondo rivolto ai genitori e ai propri antenati; il terzo al nostro maestro e a tutti i maestri che lo hanno preceduto.I tre inchini,rappresentano il ringraziamento al grande maestro del cielo e della terra.

Yin e Yang

Tai chi tu

T’ai Chi Tu, simbolo dell’interazione dei due principi Yin e Yang

Nella filosofia cinese si pensa che in origine l’universo fosse privo di differenziazioni, ma ad un certo punto si formarono due polarità contrapposte: yin (il principio negativo, femminile, rappresentato dal colore nero) e yang (il principio positivo, maschile, rappresentato dal colore bianco). Tali due principi interagirono immediatamente dando origine alla cosiddetta Suprema Polarità o Tai chi. Il Tai Chi Tu è la rappresentazione grafica dell’unione tra yin e yang: in esso l’armonia tra gli opposti è simboleggiata dall’uguaglianza delle superfici bianca e nera. La particolare suddivisione a S fa sì che i perimetri di yin e yang siano uguali al perimetro dell’intera circonferenza. I punti nero e bianco che si trovano rispettivamente nell’area chiara e scura stanno ad indicare che yin e yang non sono assoluti, ma vi è sempre un po’ di yin in yang e viceversa. Il Tai Chi Tu va pensato in perpetua rotazione, a simboleggiare l’evoluzione continua e la ciclicità della natura.
La parte bianca a destra simboleggia il sole che sorge da est e illumina la terra.
La raffigurazione grafica dell’Estrema Polarità è diventata anche simbolo delle arti marziali in generale e del Tai Chi Ch’uan in particolare. Tutti i movimenti di Kung-fu sono circolari come le linee del diagramma.
Durante l’esecuzione delle tecniche e nel corso di un combattimento vi è un continuo alternarsi di yin e yang, di cui bisogna imparare ad essere consapevoli. Per esempio il piede avanti è yang, quello dietro è yin, ma quando avanziamo di un passo il piede yin diventa yang e viceversa.

La divisa

La divisa che si indossa, è bianca. Il colore bianco rappresenta la pulizia interiore di ogni praticante.
Il praticante deve aver cura e rispetto di se stesso e degli altri perché il bianco della divisa rispecchi lo stato d’animo interiore.

La cintura

Cintura bianca cintura nera

cintura bianca e cintura nera del Kung Fu

Bianco è il colore della cintura dei principianti. Mentre per il praticante di Tai Chi Ch’uan all’inizio non è obbligatorio indossare la cintura bianca che limita i movimenti lenti e controllati e disturba la respirazione, il praticante di Shaolin Ch’uan deve portare fin dall’inizio la cintura, più per motivi pratici, in modo da evitare che la divisa diventi di impaccio durante l’esecuzione delle tecniche.
Nero è il colore degli allievi più esperti.
L’allievo che indossa la cintura nera si distingue dall’allievo principiante, intermedio e avanzato, per il modo di esprimere le tecniche che esegue.

Il nodo

Il nodo classico del praticante di stili Shaolin è quello a doppio fiocco portato sulla destra della divisa all’altezza della vita (in corrispondenza di tan tien).
Il nodo è un simbolo che ha origini antiche, infatti i guerrieri che come arma da combattimento usavano la catena, la portavano annodata intorno alla vita, con un semplice nodo in modo che, al momento del bisogno, con un solo gesto il nodo si scioglieva e la catena era pronta all’uso.
Dai tempi dei guerrieri ai nostri giorni è stato tramandato, come ricordo di quelle gesta, proprio il nodo che ha come significato simbolico avere una catena avvolta intorno alla vita con un semplice nodo.

Il Pa Tuan Chin

Pa Tuan Chin letteralmente significa “otto pezze di broccato prezioso” ed è la ginnastica preparatoria che si esegue all’inizio di ogni lezione.
Il Pa Tuan Chin serve in primo luogo a “stirare” i muscoli e a sciogliere le articolazioni.
Ne esistono tre: il primo molto antico, il secondo ed il terzo moderni.
Il Pa Tuan chin veniva anche chiamato “la ginnastica del soldato”. Si narra che sia stato creato dall’eroe e comandante Yueh Fei delle truppe dei Song del Sud.

Pa Tuan Chin Ti I Lu
1. Shuang shou to tien (reggere il cielo con due mani)
2. Tso yu kai kung (tirare con l’arco a sinistra e a destra)
3. Chu pei tu li (alzare un braccio in equilibrio su una gamba)
4. Tso yu hou chiao (guardare a sinistra, a destra e indietro)
5. Yao tou pai wai (oscillare la testa e far ondeggiare la parte posteriore del corpo)
6. Chen hou wan yao (piegare la vita avanti e indietro)
7. Tso yu fang ta (parare e colpire con la mano a sinistra e a destra)
8. Yu chu chi tien (con la schiena diritta battere il piede sette volte)

Pa Tuan Chi Ti Ehr Lu
1. To pu yun tung (ginnastica per la testa)
2. Pei pu yun tung (ginnastica per le braccia)
3. Pei yao chuan tung (muovere e girare braccia e anche)
4. Chuan shen chuan tung (muovere e girare tutto il corpo)
5. Tso yu wan shen (piegare il corpo a sinistra e a destra)
6. Ya tui tan cha (scendere basso con una gamba aperta)
7. Ya tui shuang cha (scendere basso con due gambe aperte)
8. Tan tui chi lo (salire e scendere con una gamba)

Chi Pen Pu Fa

Sono le posizioni fondamentali di gambe e si eseguono in Chang Chuan (esercizio del palo immobile), rimanendo fermi in ogni tecnica alcuni secondi per allenare la precisione e la resistenza.
1. Ma Pu
Posizione a cavallo – Il peso è equamente ripartito sui due piedi
2. Pan Ma Pu
Posizione metà a cavallo – Il 60% del peso è sulla gamba posteriore
3. San Ch’i Pu
Posizione tre-sette – Tre decimi del peso del corpo sono sulla gamba anteriore e sette decimi su quella posteriore
4. Kun Chien Pu
Posizione arco e freccia – Il 60% del peso è sulla gamba anteriore
5. Kun Chien Pu Yao Pu
Posizione arco e freccia (variante)
6. Tsuo Pu
Posizione seduta – Il peso è sulla gamba anteriore
7. P’u T’ui
Posizione bassa – Il peso è sulla gamba posteriore
8. Tu Li
Posizione su una gamba sola
9. Ting Pu
Posizione (con i piedi) a forma di T – Il peso è sulla gamba posteriore
10. Ts’e Ting Pu
Posizione (con i piedi) a forma di V – Il peso è sulla gamba posteriore
11. Hou Ting Pu
Posizione a T arretrata – Il 60% del peso è sulla gamba posteriore

Chi Pen Chuan Fa

Le tecniche di pugno:
1. Cheng chuan: pugno diritto
2. Li ch’uan: pugno basso con gomito piegato
3. Yang ch’uan: pugno dal basso che colpisce sotto il mento
4. Peng ch’uan: pugno dall’alto che colpisce con il dorso
5. Tsai ch’uan: pugno basso a braccio teso

Chi Pen Chang Fa

Le tecniche dei colpi a mano aperta:
1. Cheng chang: colpo diritto con il palmo
2. Li ch’ang: colpo diretto con il taglio della mano a 45°
3. Heng ch’ang: colpo diretto con il taglio della mano orizzontale
4. Nei tao ch’ang: colpo con il taglio della mano dall’interno
5. Wei tao ch’ang: colpo con il taglio della mano dall’esterno)

Chi Pen Fang Fa

Le tecniche di parata:
1. Shang fang: parata alta
2. Chung fang: parata media
3. Hsia fang: parata bassa

Chi Pen Chou Fa

Le tecniche di gomito:
1. Cheng chou: gomito diritto
2. Tiao chou: gomito verso l’alto
3. Heng chou: gomito dall’esterno verso l’interno
4. Hou chou: gomito verso dietro
5. Tsai chou: gomito verso il basso

T’ui fa

Tecniche di gamba (calci):
1. T’ien kang t’ui
2. Cheng T’i T’ui
3. Cheng Teng T’ui
4. T’se T’an T’ui
5. Ho Ta T’ui
6. Nei Pai T’ui
7. Sao T’ang T’ui
8. Wai Pai T’ui
9. Ehr Ch’i T’ui
10. Hsuan Feng T’ui
11. Ts’e Ti T’sui
12. Fei Wai Pai T’ui
13. Fei T’an T’ui
14. Hou Teng T’ui
15. Shuang Fei T’ui

Gli esami

Con il primo esame di shaolin si acquisisce il 7° grado di cintura bianca. Il programma prevede:

  • 7° chi
    Lien Pu Ch’uan ti i lu
    T’ui fa: 1°,2°
  • 6° chi
    Lien Pu Ch’uan ti i lu
    Lien Pu Ch’uan ti ehr lu
    T’ui fa: 1°,2°,3°,4°
  • 5° chi
    Shaolin Ch’uan ti i lu
    T’ui fa: 1°,2°,3°,4°,5°,6°
  • 4° chi
    Shaolin Ch’uan ti i lu
    Shaolin Ch’uan ti ehr lu
    T’ui fa: 1°,2°,3°,4°,5°,6°,7°,8°
  • 3° chi
    Shaolin Ch’uan ti i lu
    Shaolin Ch’uan ti ehr lu
    Shaolin Ch’uan ti san lu
    T’ui fa: 1°,2°,3°,4°,5°,6°,7°,8°,9°,10°
    Po chi ti i lu
    Po chi ti i tao
  • 2° chi
    Shaolin Ch’uan ti i lu
    Shaolin Ch’uan ti ehr lu
    Shaolin Ch’uan ti san lu
    Shaolin Ch’uan ti szu lu
    T’ui fa: 1°,2°,3°,4°,5°,6°,7°,8°,9°,10°,11°,12°
    Po chi ti ehr lu
    Po chi ti ehr tao
  • 1° chi
    Shaolin Ch’uan ti i lu
    Shaolin Ch’uan ti ehr lu
    Shaolin Ch’uan ti san lu
    Shaolin Ch’uan ti szu lu
    Shaolin Ch’uan ti wu lu
    T’ui fa: 1°,2°,3°,4°,5°,6°,7°,8°,9°,10°,11°,12°,13°,14°,15°
    Po chi ti san lu
    Po chi ti san tao

E’ possibile sostenere al massimo due esami all’anno per una adeguata preparazione del programma di passaggio di cintura bianca. Dopo il raggiungimento del 1° chi deve trascorrere almeno un anno per la preparazione dell’esame di cintura nera (1° chieh).

Consigli per il praticante

Appunti del M° Chang:

  • Allena la mente alla concentrazione
  • Pratica ogni giorno
  • Esegui tutto molto preciso
  • Ripeti molte volte l’esercizio (trasforma il ferro in acciaio)
  • Eleva tutto senza fine, trasforma l’acciaio nel miglior acciaio, trasforma il Kung Fu in Arte
  • Il Ch’i, l’energia vitale, si manifesta per mezzo della mente
  • “Il Maestro ripeteva spesso”:
    Ch’en Ch’i ossia respiro basso;
    Ti Kang Ch’en Ch’i ossia serrare i glutei e far decantare il Ch’i
  • Il quadro della difesa, scritto a pennello dal M° Chang:
    Esiste sempre una via importante: difendere la via del cuore.
  • Il quadro del rispetto, scritto a pennello dal M° Chang:
    Rispettando il Maestro lungamente e pensandolo con il cuore si è riconoscenti ai Maestri del passato.
  • Il quadro dei due principi, scritto a pennello dal M° Chang:
    Attraverso la morbidezza si vince la forza, stando fermi si controlla il movimento.
  • Il quadro dei movimenti, scritto a pennello dal M° Chang:
    Muoviti come l’onda ma dimora calmo come la montagna, salta in alto come una scimmia ma scendi giù come
    una gazza, stai in equilibrio come la gru, su una zampa sola, ma resta immobile come un pino sicuro sulla tua base,
    gira veloce come una ruota e tenditi come un arco, sii leggero come la foglia e allo stesso tempo pesante come l’acciaio,
    esegui lente volute come l’aquila ma vai veloce come il vento.

Il quadro dell’unione,scritto a pennello dal M° Chang
Quadro mano come piede x sito

  • Unire la mano con il piede
  • Unire il gomito con il ginocchio
  • Unire la spalla con l’anca
  • Unire la tecnica con il pensiero
  • Unire il pensiero con il chi
  • Unire il chi con la forza

Appartenere ad una Scuola

La Scuola fornisce lezioni di vita e lavora costantemente all’approfondimento del programma lasciato dal Maestro durante i suoi anni di insegnamento in Italia.
La Scuola è la Federazione Europea Scuola Kung-Fu Fong-Ttai (“abbondanza di pace”) e la nostra associazione, la Shu Tao, ne è parte.
Appartenere ad una Scuola ci consente di condividere le forme e le tecniche con compagni di altre palestre anche lontane, come un coro che canta con una sola voce, in armonia con gli insegnamenti originari.
Far parte dell’Associazione e della Federazione consente di partecipare a tutte le iniziative (allenamenti, stage, esami) organizzate nel corso dell’anno;
fornisce, inoltre, il riconoscimento del CONI degli esami sostenuti.

Lo studio al di fuori della palestra

Dopo anni di pratica il Kung-fu non è presente soltanto nelle ore di pratica in palestra ma ci segue nella nostra vita quotidiana.
Allora sentiremo il desiderio di approfondire i principi che stanno alla base della disciplina e dell’arte del Kung-fu.
Il Taoismo è uno tra i molteplici temi sui quali si può indirizzare la propria curiosità.
Il vostro istruttore, il cui compito è quello di guidarvi nel vostro affascinante percorso di scoperta del Kung-fu,
sarà sempre pronto a trasmettervi, per quanto possibile, ciò che ha appreso a sua volta, per portare avanti quel desiderio di
diffusione del Kung-fu che ha spinto il M° Chang a lasciare il suo paese per venire nel nostro.